Chiesa di San Sebastiano

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la Chiesa di San Sebastiano è una chiesa di Visciano, si trova in via Roma

Interno della chiesa di San Sebastiano Visciano (Na)

Chiesa di San Sebastiano

la facciata esterna della Chiesa di San Sebastiano

Il culto al soldato martire è molto antico nel nostro Casale e in tutto il Vallo di Lauro. Ciò è confermato dalla prima visita pastorale di Mons. Antonio Scarampo del 15 aprile 1553

La Chiesa forse venne costruita per voto di qualche nobile famiglia in epoca imprecisata; probabilmente è contemporanea a quella dell'Assunta e di S. Nicola.

La Chiesa sorge nel centro abitato di allora, mentre la vecchia Chiesa Parrocchiale dell'Assunta restava fuori del Casale. È per questo che nella visita Pastorale si nota che il SS. Sacramento si conserva nella Chiesa di S. Sebastiano "per comodità dei fedeli". Da qui ci furono spesso lamentele, petizioni, ricorsi e un silenzioso dissidio tra le due chiese che si protrasse fino alla consacrazione della nuova Chiesa Parrocchiale nel centro del Casale ad opera di Mons. Caracciolo del Sole il 19 agosto 1742.

Pur tra dissidi interni la Chiesa di S. Sebastiano ebbe miglioramenti rilevanti, specialmente grazie all'opera indefessa dei Rettori D. Felice Antonio Calpotto e D. Luca Sirignano, grazie anche al contributo dei fedeli, all'accresciuto numero dei confratelli ed anche ai numerosi lasciti da parte delle famiglie del Casale: De Ferrante, Cocozza, D'Elia e Sirignano. Questi ultimi dovettero essere infatti la spina dorsale della Chiesa, infatti su di essi si concentra la lite per la somministrazione dell'olio alla lampada del SS. Sacramento custodito sull'altare dell’"'Ecce homo" del Barone De Ferrante.

Nel 1626 i rettori deliberarono un nuovo ritocco, un sostanziale ampliamento con la costruzione della navata laterale la quale si arricchisce di altari privati e privilegiati.

La Chiesa successivamente viene quindi abbellita con stucchi dorati, con un soffitto a cassettoni finemente intarsiato e dipinto: l'arricchiscono due splendide acquasantiere finemente lavorate; esse rappresentano due cigni che si abbeverano ad un calice ricco di fregi vari e di disegni.

Nel 1774 viene realizzato un altare marmoreo di una bellezza singolare, opera dell'antico Eremo dei Camaldoli prima di essere aggregato a Monte Corona. Viene fatto anche il pavimento di maioliche di Capodimonte e al presbiterio si pone a ricordo un marmo: Gioacchino Solimando e Vincenzo Iannicelli, economi.

L'Altare dove si fondò la Congrega del SS. Rosario è antico e simile all'altro che si trova nell'infermeria dei Camaldolesi.

È certo un'opera d'arte e, anche se non ci son prove, non è azzardato affermare che siano dello scultore Giuseppe Sammartino.

Ha una campana fusa nel 1597, con i due emblemi della Madonna e di S. Sebastiano. La Chiesa perde a poco a poco la sua importanza. I morti non vengono più seppelliti nella sua cripta e la campana dal 1845 non suona più a morto. Diverse statue di Santi vengono portate nella Collegiata. Nella sua attuale configurazione si può dire che la Chiesa è di epoca barocca. Sul portale di legno, munito anche di cancello di ferro semplice, trovasi la statua di S. Sebastiano in pietra e stucco su questa un finestrone rettangolare. Un frontone triangolare sovrasta nella massima altezza la costruzione. La decorazione barocca è costituita da pilastrature con capitelli e da altre modeste decorazioni in stile tutto in stucco semplice attintato gialletto e in bianco.

Sulla destra si sviluppa il campanile di altezza poco superiore alla Chiesa, a forma quadrata, diviso in tre piani di cui il terzo porta l'orologio municipale e le campane, per l'accesso vi è un ampio scalone di pietra calcarea.

L'interno è a due navate parallele di cui la principale misura m. 14,30 x 6,80. A sinistra trovansi due nicchioni incassati con archi a sesto intero, il primo con un quadro di tela e il secondo porta un tempietto a 4 colonnine di costruzione recente locale. La parte centrale porta un nicchione a sinistra suddiviso in tre nicchie piccole.

La navata termina con un lungo scalino di marmo sul quale poggia l'altare di marmo intarsiato, di notevole valore artistico. Dietro l'altare l'abside di m. l0 di profondità.

Il soffitto è a cassettoni di legno di nessun pregio; la navata laterale è parallela alla prima ed ha le dimensioni di m. 18,10 x 5,20, divisa in tre parti e separata dalla prima da arcani a sesto intero poggianti su pilastri di fabbrica.

Il pavimento è composto di quadri di argilla comuni, riquadrati da quadrelli patinati in giro in mediocri condizioni.

Dalla navata laterale in fondo si apre un vano da cui si accede alla scale del campanile e alla sacrestia".

C'era un orologio meccanico con due campane per il suono delle ore. La campana più grande ha la scritta: Comune di Visciano AN. D. 1829, con l'immagine della Vergine Immacolata con i piedi sulla mezza l'una; l'altra: + A.D. 1834


Storia

La Chiesa nella configurazione attuale,è di epoca barocca . Nel 1557 era già sede della Congrega del SS. Sacramento.

E’ Costituita da due navate parallele a cui si accede con ingresso unico da via Roma per mezzo di un scalone . Quella al centro è coperta con tetto a due falde,con coppi su capriate lignee cui è sospeso un cassettone pure in legno; l’altra navata a destra è coperta con volte a vela in gesso sospeso ad un solaio piano a travi di legno su cui poggia il tetto a falda unica. La cupola a tutto sesto impostata su un tamburo circolare copre il presbiterio. Subito risalta il monumentale altare marmoreo costruito nel 1774 dai PP. Camaldolesi. Così altri due altari laterali . Si attribuiscono allo scultore G. Sammartino. Fino a non molto tempo fa aveva il pavimento di < quadri di argilla> .Oggi il pavimento originario si conserva solo nella navata laterale: maiocolato del’700. A sinistra dell’ingresso :magnifica tela della Madonna sulle nubi circondata da angeli :ai suoi piedi S. Domenico , Santa Caterina ,S Antonio da Padova,S Gennaro,S Biagio. La tela è circondata da quadretti raffigurante i 15 Misteri del Rosario. Venne fatta dipingere in occasione della fondazione della Congrega del SS. Rosario nel 1710. Troneggia la statua lignea di S Sebastiano,protettore del paese. A sinistra S Aniello e S Lucia. C’era un <Ecce Homo > di cartapesta del Barone De Ferrante nel 1700, purtroppo è stato distrutto. Il popolo di Visciano tiene molto a questa chiesa che per erezione dovrebbe risalire al secolo XIII .

Estratto dal volume “VISCIANO-fede-storia-arte” di Padre Mario Foglia